Assunta
(domenica 17 febbraio 2013)
Categoria:
Malinconia
UN DOLCE DOLOROSO RICORDO.
01:22 DEL 17-02-2013
Ieri come ogni venerdì (quando posso) sono andata a ballare il liscio con la mia piccola compagnia, ero allegra, mi sentivo bene dopo settimane di maledetta faringite. La sala piano piano si andava riempiendo. Mi sedetti nel solito divanetto che ormai è prenotato per noi e aspettando che le luci si abbassassero, mi accingevo a togliere gli stivali e mettere le scarpette con una suola speciale che meglio si adattano per ballare, intanto sorridendo, salutavo a destra e sinistra, perchè ormai ci conosciamo tutti. Appena abbassate le luci, l'orchestra iniziò e le coppie cominciarono a formarsi cominciando a ballare al suono di una cumbia, anch'io cominciai a ballare, quando mi passò vicino una coppia, lei era con dei pantaloncini molto corti dai quali uscivano due gambe molto lunghe e perfette, guardandole ebbi una strana senzazione, ma non feci tanto caso al perchè fossi così turbata. Quando saltai un giro rimasi seduta osservavo gli altri ballerini che mi passavano davanti ballando, all'improvviso anche la coppia di prima arrivò alla mia altezza, allora guardai con più attenzione la donna, Per una frazione di secondo, mi si fermò il cuore, ecco perchè quelle bellissime gambe avevano attirato prima la mia curiosità, era l'immagine di mia sorella, un corpo perfetto, alta circa un metro e settantotto, una massa di capelli castani ricci che le incorniciavano il viso, stessa pettinatura, evidentemente l'emozione è stata troppo forte, perchè uno dei miei amici mi chiese se stessi male, altro che se mi sentivo male, avevo la sensazione che mia sorella fosse tornata dall'aldilà e fosse venuta in quella sala. La osservai tutta la sera e mi rendevo benissimo conto che non facevo certo una bella figura, ma non potevo fare a meno di guardarla, tanto che anche lei si accorse e mi guardò come per dirmi se avessi bisogno qualche cosa. Miei cari amici, rimasi confusa tutta la sera, credetemi era la foto copia di Maria Vittoria, certo la fisionomia diversa, ma dietro era lei, il suo corpo perfetto e quei riccioli castani, ancora in macchina al ritorno a casa pensavo a quella signora e a come mi aveva portato per un attimo a pensare che mia sorella mi fosse venuta a trovare.